Tutte le cattive abitudini per un bambino

Vivere male da bambino comporta problemi seri

Il 20,9% dei bambini nella fascia di età 8-9 anni sono sovrappeso e il 9,8% è obeso (secondo il Ministero della Salute). Un bambino sovrappeso su venti ha la pressione elevata e un bambino obeso su quattro è iperteso. La pressione in età pediatrica raramente viene misurata ma i nuovi dati raccolti potrebbero far cambiare le abitudini dei pediatri. L’ipertensione in età pediatrica è una condizione che colpisce il 4% dei bambini e dei ragazzi nella fascia d’età che va dai 4 ai 18 anni, ma la percentuale potrebbe essere inferiore alla realtà.

Ignorare il problema può essere rischioso perché “trascinarsi” la pressione alta sin da bambini ha delle conseguenze molto serie sulla salute. “L’ipertensione arteriosa e le sue gravi complicanze – afferma Gianfranco Parati, presidente della Siia – si combattono efficacemente solo iniziando presto, prima che questa condizione abbia fatto danni a cuore e vasi arteriosi. Questo significa anche iniziare ad occuparsi del problema già nei bambini e negli adolescenti, con maggiore attenzione allo stile di vita e alla necessità di iniziare a misurare la pressione arteriosa in età pediatrica”. “Un bambino iperteso – aggiunge Simonetta Genovesi, ricercatrice del Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi Milano-Bicocca e membro della Siia – sarà molto probabilmente un adulto iperteso, quindi a rischio di patologie cardiovascolari, che oggi rappresentano la prima causa di morte e di spesa sanitaria nei paesi occidentali”.

Il ruolo dei dispositivi per giocare

Sul banco degli imputati ci sono anche altre cattive abitudini, come il numero eccessivo di ore che bambini e adolescenti trascorrono davanti al pc. A ribadirlo è anche uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of School Nursing” dai ricercatori dell’ospedale Henry Ford di Detroit (Usa) secondo cui troppo tempo davanti a pc e smartphone aumenta le possibilità di diventare in sovrappeso. “Anche in Italia – conclude la dottoressa – abbiamo condotto studi che sottolineano come esista una correlazione tra il tempo trascorso su pc, tablet e smartphone e dipendenza, obesità e ipertensione. È dimostrato, infatti, che l’attività fisica, 30 minuti al giorno, per almeno quattro volte alla settimana, consenta di ridurre i valori della pressione mentre l’uso eccessivo di internet aumenti anche le possibilità di diventare in sovrappeso”.

Redazione Blog Casa di Cura Villa Mafalda

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