Oggi è la giornata internazionale del bacio: ma perché ci baciamo?
Bacio: questione di chimica
Le labbra sono ricche di terminazioni nervose e hanno le mucose rivolte verso l’esterno, ciò comporta una sensibilità elevata al contatto. Quando due persone si baciano si abbassano i livelli di cortisolo, ormone legato allo stress, e aumentano quelli di ossitocina, l’ormone del benessere e socialità.
Il bacio comporta benefici fisici anche perché la saliva maschile è ricca di testosterone mentre quella femminile di endorfine: il testosterone attiva l’aspetto sessuale e passionale mentre l’endorfina è legata al senso di benessere e appagamento.
La saliva è anche ricca di sostanze antibatteriche e il contatto tra salive produce anticorpi che rendono più sano l’organismo. Anche il cuore beneficia del bacio perché il ritmo cardiaco aumenta e il muscolo cardiaco effettua così una sorta di “allenamento”.
Abitudine antica
Gli antropologi fanno risalire l’abitudine del “bacio” e il suo significato profondo ai tempi preistorici quando i primi uomini usavano dare il cibo ai propri figli direttamente dalla bocca. Questo gesto ha resistito nel corso del tempo e si è trasformato nel contatto intimo primario fra due persone attratte sessualmente tra di loro. Il gesto del nutrire porta con sé anche un significato di cura e attenzione speciale che rimane tutt’oggi presente.
La bocca, secondo Freud, è uno degli strumenti principali con cui impariamo da piccoli a conoscere il mondo. Il primo “bacio con la bocca” vero e proprio si ha tra il bambino e il seno materno e quella sensazione di benessere, protezione e affetto rimane perdurane per tutto il corso della vita.
In poche parole ci si “nutre” dell’altra persona non solo in senso metaforico ma anche reale, scambiandoci affettività, molecole e anticorpi.
Redazione Casa di Cura Villa Mafalda Blog