L’importanza di Ippocrate di Cos per la medicina è immensa: infatti a tutt’oggi il “Giuramento d’Ippocrate” è praticato obbligatoriamente da tutti coloro che iniziano la professione medica.
Molto si è discusso sulla forma originaria del Giuramento poiché Ippocrate ha dato il suo contributo primario alla medicina discostandola dalle pratiche religiose. Fino a quel momento, infatti, si dava per scontato che una malattia fosse causata da volontà divina mentre con Ippocrate si iniziano a studiare ed affermare pratiche legate ad eventi “terreni”. L’attuale forma del Giuramento si deve all’introduzione della pratica nel Medioevo quindi in molti sostengono che l’inserimento di passi riferiti al divino sia da attribuire all’influenza del Cristianesimo.
La svolta di Ippocrate
Ippocrate aveva individuato come causa delle malattie lo squilibrio degli umori nel corpo umano. Per “umori” egli intendeva il sangue, flegma, bile gialla e biIe nera. Compie la maggior parte dei suoi studi ad Atene ed è interessato alla medicina poiché seguì le orme del padre.
Il suo epitaffio lo descrive così: “Il tessalo Ippocrate, originario di Cos, nato dalla razza immortale di Febo, riposa qui. Ha innalzato molti trofei, vincendo le malattie con le armi di Igea; ha acquisito grande gloria, non per fato ma per scienza”.
Giuramento di Ippocrate
Ecco a seguire il famoso giuramento di Ippocrate tradotto dal greco:
“Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per tutti gli dei e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto:
- di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest’arte, se essi desiderano apprenderla;
- di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro.
- Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio; mi asterrò dal recar danno e offesa.
- Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.
- Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte.
- Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività.
- In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l’altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.
- Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell’esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.
- E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell’arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro.”