CURA DEGLI ASCESSI EPATICI. OSSIGENO-OZONO TERAPIA PRESSO LA CASA DI CURA “VILLA MAFALDA” DI ROMA
Abbiamo l’occasione di riportare la testimonianza di una paziente in terapia presso la nostra Clinica che, a seguito degli esiti di un intervento di colecistectomia, rischiava il trapianto epatico.
Nella testimonianza che alleghiamo nell’articolo si specifica che la Sig.ra Lucilla Longhi, a seguito degli esiti dell’asportazione della colecisti, ha avuto degli ascessi epatici multipli ed una peritonite biliare.
Attualmente, da quando ha iniziato l’Ossigeno-Ozono Terapia con il Dott. Sergio Pandolfi, Neurochirurgo ed Ozonoterapeuta, c’è stato un netto miglioramento sia delle condizioni generali che del fegato della paziente.
Questi miglioramenti vengono controllati e monitorati mediante delle RM del fegato. L’ultima Risonanza Magnetica, come ben specificato dalla paziente nella sua testimonianza, mostra un notevole ed evidente miglioramento delle condizioni epatiche e la normalizzazione delle vie biliari.
LA STORIA DI LUCILLA, AFFETTA DA ASCESSI EPATICI MULTIPLI E PERITONITE BILIARE
“Mi chiamo Lucilla e sono nata a Firenze. Da diciannove anni vivo a Roma dove ad oggi si è svolto il mio percorso terapeutico. La mia dolorosa vicenda di salute comincia intorno alla metà del 2014 all’età di 47 anni. Inizio ad accusare dolori gastrointestinali, coliche addominali, da 53 Kg comincio a perdere peso, si interrompe il ciclo mestruale.
Fatti diversi accertamenti presso un noto Ospedale (poli-specialistico) mi diagnosticano: Gastrite cronica di grado lieve, Calcolosi della colecisti, fegato di dimensioni notevolmente aumentate.
Il 28 gennaio 2015 vengo sottoposta ad intervento chirurgico di: Colecistectomia videolaparoscopica ed esportazione di fibroma peduncolato del corpo uterino.
Da notare che il fibroma venne asportato senza il mio consenso. Venni dimessa in codice 5, che significa che avrei dovuto fare successivi controlli ambulatoriali, in prima giornata post-operatoria e successivamente effettuai due controlli in ambulatorio per la rimozione dei punti e la medicazione. Non furono previsti ulteriori controlli di tipo diagnostico post-operatorio.
Nei mesi a venire continuo a perdere peso per arrivare a 38 Kg. Vengo sottoposta ad un ciclo di alimentazione parenterale presso un altro ospedale. Riprendo peso fino a 42 Kg, ma i dolori addominali si fanno sempre più forti.
Da Maggio a Settembre eseguo terapia antalgica presso un valido specialista in Neurologia – Omotossicologia – Terapia del dolore – Neuralterapia – Omeomesoterapia. Diagnosi: Grave deperimento organico con Distonia Vegetativa Reattiva.
Il 5 novembre vengo ricoverata presso un noto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Diagnosi: Biloma epatico di 11 cm a contenuto liquido in rapido accrescimento, Anemia sideropenica. Il Biloma viene sottoposto a drenaggio (successivamente rimosso).
Passano i mesi e la situazione precipita. Non sono più in grado di alimentarmi e i dolori sono diventati talmente forti che sono costretta ad assumere Morfina.
Il 27 aprile 2016 vengo nuovamente ricoverata presso l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico dove vengono riscontrate numerose e grandi lesioni epatiche su un fegato sovvertito e uno stato anoressico. Il 2 Maggio vengo e sottoposta a un delicatissimo intervento chirurgico che mi ha letteralmente salvato la vita. Diagnosi: Ascesso epatico di 20 cm di diametro con contenuto biliare purulento commisto a parenchima epatico disfatto e necrotico, Peritonite biliare da fistola biliare; Cachessia Fisica (Peso 30 Kg).
Seguirà una lunga degenza per Ascessi epatici (sottoposti a drenaggio), Fistola biliare, Versamento pleurico, Ascite, Anemia sideropenica, varie infezioni batteriche per le quali viene praticata terapia antibiotica per via endovenosa.
Dal giorno dell’intervento porto un drenaggio chirurgico fisso ed ho effettuato numerosi ricoveri per drenare gli Ascessi epatici presenti in vari segmenti del fegato e continuare la terapia antibiotica. Oltre ai controlli presso la radiologia vascolare eseguo i lavaggi autonomamente due volte al giorno. Ho ripreso peso per stabilizzarmi a 49 Kg.
In data 8 giugno 2017 vengo sottoposta ad esame arteriografico che conferma l’occlusione all’origine dell’arteria mesenterica superiore e del tronco celiaco come sospettato in una precedente angio TC.
Viene ripristinato il flusso mesenterico attraverso voluminosa arcata di Riolan, ma non si è avuta una completa risoluzione degli Ascessi epatici probabilmente anche a causa dell’anomalia vascolare. Ciò mi sottopone ad alto rischio di infezioni e di colangiti e pertanto necessito di ripetuti controlli.
A seguito di questa indagine mi viene consigliata dal medico responsabile della Radiologia Vascolare l’Ozonoterapia allo scopo di sfiammare le vie biliari, riattivare la vascolarizzazione della parte di fegato compromessa dall’occlusione dell’arteria mesenterica, debellare l’attacco batterico.
Fiduciosa del consiglio datomi mi metto subito alla ricerca ed individuo nel Dott. Sergio Pandolfi un valido specialista che una volta consultatosi con l’Università di Pavia intraprende il seguente piano terapeutico: GAE, insufflazione rettale e dei drenaggi epatici.
Inizio il trattamento l’ 11 settembre dell’anno in corso e dopo un primo ciclo di quattro settimane è stato notato, ad un controllo in Radiologia Vascolare, un miglioramento sullo stato infiammatorio delle vie biliari e della vascolarizzazione della zona epatica compromessa, significativa diminuzione della bile che attraverso il drenaggio chirurgico defluisce in una sacca esterna.
Ulteriori miglioramenti sono stati un maggiore benessere generale che ha favorito l’organismo al trattamento con la terapia antibiotica effettuata in regime di ricovero, dal 23 settembre al 21 ottobre, per drenare un ulteriore ascesso epatico nel II segmento.
Durante la degenza è stata effettuata una TC di controllo: Epatomegalia per ipertrofia segmentaria multipla; drenaggio chirurgico nell’VIII segmento in attuale assenza di raccolte fluide e risoluzione della contigua raccolta; ascesso nella porzione subcapsulare anteriore nel II segmento con residua componente fluido necrotica; buona ma non completa risoluzione della raccolta nella porzione subcapsulare posteriore nel II segmento; stabili la pericentimetrica raccolta fluida nel VI/VII segmento; pervio il sistema venoso portale; lieve ectasia dei rami principali delle vie biliari intraepatiche; vie biliari pancreatiche con calibro nella norma.
Una volta dimessa dall’Ospedale, e visti i primi risultati con l’Ozonoterapia, ho ripreso subito il trattamento in data 23 ottobre.
Ad un ulteriore controllo in Radiologia Vascolare, in data 3 novembre, il II segmento presenta piccola raccolta apparentemente drenata e non ulteriori immagini focali; il drenaggio chirurgico nell’VIII segmento drena 10 ml di bile al giorno, a favore di un ripristino del deflusso nel duodeno.
Successivamente, in data 8 novembre, il Dott. Pandolfi mi fa fare una Colangio RM + Addome Superiore: Fegato di dimensioni aumentate con ipertrofia dei segmenti di sinistra e del lobo caudato; raccolta fluida dell’VIII e II segmento in via di risoluzione; Coledoco e vie biliari normali per calibro e decorso; Asse spleno-portale pervio di calibro regolare; Normalmente rappresentato il dotto di Wirsung.
Proseguo la terapia e al successivo controllo in Radiologia Vascolare, in data 11 novembre, viene rimosso il drenaggio nel II segmento e il drenaggio nella sede chirurgica presenta deflusso anterogrado della bile.
Dall’inizio del trattamento con l’Ozonoterapia il deflusso nella sacca è passato da una media di 25/30 ml a 0 ml al giorno.
Ringrazio tantissimo il Dott. Pandolfi per aver accettato di trattare il mio non poco delicato caso. La sua notevole competenza e capacità di empatia con il paziente mi hanno messa a mio agio e ridato la speranza di una possibile guarigione.”
Per informazioni:
Casa di Cura Privata “Villa Mafalda”
Via Monte delle Gioie, 5 – 00199 ROMA
Tel. 06.860941
e-mail: direzione@villamafalda.com
www.villamafalda.com/departments/ozonoterapia
Sito Ufficiale del Prof. Pandolfi