Oggi, 24 aprile, in occasione della ”Giornata Mondiale contro la Meningite”, dedichiamo un articolo di approfondimento a questa malattia piuttosto subdola, la cui sintomatologia è comune a quella di una semplice influenza.
COSA È LA MENINGITE
La meningite è una infiammazione acuta delle meningi, ossia delle membrane che avvolgono il cervello ed il midollo spinale. Questa patologia può provocare complicanze piuttosto gravi, quali danni permanenti, e nel 10% dei casi può causare persino la morte.
La meningite può avere origine infettiva e non infettiva. La forma non infettiva può essere dovuta a farmaci o neoplasie. Quella infettiva, che è contagiosa solo durante la fase acuta dei sintomi e nei giorni immediatamente precedenti l’esordio, può essere causata da:
- VIRUS. La meningite virale viene chiamata anche asettica ed è la più comune. Generalmente non ha conseguenze gravi e si risolve nel giro di 7-10 giorni. Ha un periodo di incubazione che va dai 3 ai 6 giorni. Gli agenti virali più comuni sono: l’herpesvirus, l’enterovirus, il virus dell’influenza
- BATTERI. La meningite batterica è la più rara, ma anche la più grave, visto che può avere persino conseguenze letali. Il suo periodo di incubazione va dai 2 ai 10 giorni. Esistono diversi agenti batterici responsabili dell’infiammazione: Neisseria meningitidis (meningococco), Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae. A loro volta ci sono differenti sierogruppi di meningococco: A, B, C, W-135, Y e X. In Italia ed Europa i più frequenti sono B e C
- FUNGHI. La meningite da funghi si manifesta principalmente in persone che hanno un deficit della risposta immunitaria e per questo può rappresentare un pericolo per la vita
SINTOMI
La sintomatologia è comune per le diverse forme, anche se nel caso di meningite B e C l’andamento è più rapido ed acuto. C’è da dire che i primi sintomi della malattia possono essere piuttosto aspecifici, come:
- Cefalea
- Sonnolenza e letargia
- Inappetenza
Passati i primi 2-3 giorni, si ha un peggioramento dei sintomi, a cui si aggiungono:
- Nausea
- Vomito
- Pallore
- Febbre
- Fotosensibilità
- Eruzioni cutanee
- Rigidità della parte posteriore del collo
Nei neonati spesso i sintomi della meningite non sono subito riconoscibili, quindi la diagnosi risulta più difficile e la cura meno tempestiva. Per questa ragione è importante prestare molta attenzione ad alcuni segnali che possono indicare una fase iniziale di meningite, quali:
- Scarso appetito
- Irritabilità
- Sonnolenza
- Febbre
TRATTAMENTO E PREVENZIONE
La meningite virale è meno grave, difatti si risolve nell’arco di una settimana e non necessita di una terapia specifica. In caso di meningite batterica è, invece, molto importante identificare il ceppo responsabile dell’infezione. Questo permette il trattamento tempestivo con antibiotici appropriati al caso specifico.
La vaccinazione rappresenta lo strumento più efficace per prevenire la meningite batterica e le sue possibili conseguenze. Il Calendario nazionale 2012-2014 prevede già la vaccinazione contro pneumococco e meningococco C per i nuovi nati. Il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019, previsto dai recenti LEA 2017, include la vaccinazione per meningococco B e meningococco tetravalente A-C-W-Y per i neonati e gli adolescenti, pneumococco per i sessantacinquenni, nonché la vaccinazione per rotavirus e varicella per i nuovi nati.
È, inoltre, raccomandata la vaccinazione anche per gli adolescenti che non sono stati vaccinati.