Un algoritmo per migliorare le diagnosi di osteoporosi

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Combattere l’osteoporosi con un algoritmo

Valutare il rischio osteoporosi e prescrivere una terapia adeguata non è mai stato semplicissimo: è infatti necessario adattarsi al paziente e studiare un trattamento efficace e appropriato. Molti pazienti a rischio frattura non sono trattati in maniera appropriata. Per questo si è arrivati a sviluppare un algoritmo che riesce a suggerire un migliore impiego dei farmaci per il trattamento.

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in collaborazione con la Società Italiana di Reumatologia (SIR) e la Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS), ha sviluppato un algoritmo decisionale per favorire la razionalizzazione e l’appropriatezza della terapia anti-osteoporotica.

L’osteoporosi interessa la maggior parte della popolazione, soprattutto in rapporto all’aumento dell’età media. In Italia ne sono affetti almeno 3 milioni di donne e 1 milione di uomini.

Con l’avanzare dell’età aumentano le fratture al femore e vertebrali. Tutto ciò costa circa 7 miliardi di euro (statistiche 2010).

Questo alto costo economico è uno dei motivi che ha spinto la creazione dell’algoritmo. Una migliore qualità di diagnosi e studi per prevenire le fratture farebbero scendere il costo in termini economici ma anche di salute del paziente.

“il nuovo algoritmo – ha affermato Maurizio Rossini, SIR-  è uno strumento che consente maggiore applicabilità del trattamento appropriato dell’osteoporosi nella pratica clinica, fornendo un supporto informatico che potrà semplificare il complesso lavoro dei medici. Inoltre consentirà una più corretta e più accurata percezione del rischio da parte del paziente, che potrà contribuire a una maggiore aderenza al trattamento”.

Redazione Casa di Cura Villa Mafalda Blog

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