Il 10-15% della popolazione è portatrice di calcoli biliari senza saperlo, in quanto non in tutti si manifesta la tipica sintomatologia del disturbo. È bene riconoscerne i sintomi ed attuare alcune norme, che possono prevenirne l’insorgenza, mantenendo allo stesso tempo il nostro corpo in salute.
I calcoli biliari si formano in seguito alla cristallizzazione della bile contenuta nella cistifellea. È qui che questo liquido giallo-verde secreto dal fegato si raccoglie in attesa che venga richiesto dall’organismo. La bile è, infatti, indispensabile per la digestione ed in particolare per l’assorbimento dei grassi. Questa è costituita da:
- Acqua
- Grassi, come il colesterolo
- Sali biliari
- Proteine
- Bilirubina
Nel caso la bile contenga troppo colesterolo (o anche troppa bilirubina o sali biliari), questa può cristallizzarsi e formare i cosiddetti calcoli biliari. Questi ricordano dei piccoli sassolini e possono variare sia nel numero che nelle loro dimensioni.
Nel momento in cui la cistifellea si contrae per far passare la bile nel dotto biliare, i calcoli possono ostruirne il passaggio verso l’intestino, provocando una infiammazione che può coinvolgere sia la cistifellea che i dotti biliari.
SINTOMI
Nella maggior parte dei casi i calcoli biliari possono risultare asintomatici. Tuttavia, se questi hanno ostruito i dotti, la pressione all’interno della cistifellea aumenta a tal punto da causarne l’infiammazione ed i conseguenti sintomi tipici, quali:
- Dolore acuto ed improvviso a livello del fegato, sotto il quale si trova la cistifellea (chiamata anche colecisti). Il dolore può durare una decina di minuti oppure protrarsi per qualche ora
- Mal di schiena all’altezza delle scapole e/o sotto la spalla destra
- Pelle ed occhi di colore giallastro
- Nausea accompagnata da vomito
- Diarrea. Gli attacchi sono associati a feci generalmente morbide e chiare
- Febbre o anche semplici brividi
PREVENZIONE DEI CALCOLI BILIARI
Possiamo prevenire la formazione dei calcoli biliari seguendo alcune norme, quali:
- Mantenere il giusto bilancio idrico nell’arco della giornata. Nel momento in cui il nostro organismo è costantemente disidratato, è più facile che si verifichi la precipitazione del colesterolo. È essenziale bere almeno 2 litri di acqua al giorno e consumare cibi che possono assicurare la giusta idratazione come: anguria e melone; fichi d’India; papaya; mele e pere; minestre; barbabietole; pomodori; patate; cetrioli; carciofi…
- Evitare i dimagrimenti repentini e i digiuni. Quando si sottopone l’organismo a sbalzi di peso troppo rapidi ed improvvisi, a digiuni o anche al salto dei pasti, il fegato comincia a secernere più colesterolo nella bile. Questo non consente alla cistifellea di svuotarsi regolarmente. Al contrario, sarebbe opportuno distribuire nella giornata 5 piccoli pasti, così da accorciare i tempi di digiuno tra uno e l’altro
- Seguire una alimentazione sana e bilanciata. La dieta giornaliera dovrebbe essere ricca di fibre e comprendere: cereali integrali, frutta e verdura fresche, ma anche grassi monoinsaturi e polinsaturi. Questi sono contenuti in particolar modo nella frutta secca e nel pesce. Sono, invece, da evitare i grassi saturi di origine animale come burro e strutto, e limitare molto il consumo di carne rossa
- Mantenere il peso nella norma. Livelli alti di glicemia, colesterolo e trigliceridi rappresentano dei fattori che possono favorire i calcoli biliari. Per questa ragione è importante evitare sovrappeso ed obesità in modo da tenere bassi questi valori
- Praticare una regolare attività fisica. Alimentazione bilanciata e regolare attività fisica sono due elementi importanti, in quanto entrambi contribuiscono a tenere sotto controllo il peso e la nostra salute
Per ulteriori informazioni, presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma è presente il Reparto di Gastroenterologia