Giornata Nazionale per la lotta contro le leucemie, linfomi e mieloma
L’Ail, l’Associazione italiana contro le leucemie, promuove la giornata nazionale contro le leucemie, linfomi e mieloma quest’anno con argomenti che riempiono di speranza.
La speranza di un’aspettativa di vita simile a quella delle persone sane non è più un traguardo irraggiungibile per chi è affetto da queste patologie.
Chi è affetto da Leucemia Mieloide Cronica per esempio è in remissione completa nel 50% dei casi mentre l’85% dei bambini affetti da leucemia acuta guarisce.
Le leucemie sono responsabili di circa il 3% di tutte le neoplasie, con un’incidenza nel mondo di circa 60-100 casi ogni anno per milione di abitanti. La Leucemia Mieloide Cronica rappresenta il 15-20% delle leucemie. In Italia sono circa 800-1.000 ogni anno le persone che ne sono colpite, ma il numero totale dei pazienti è in costante aumento. Si stima infatti che nel mondo siano da 1,2 a 1,5 milioni le persone che vivono con una diagnosi di LMC, in Europa il numero dei malati è stimato intorno a 50.000 che in 5 anni potrebbe raddoppiare. La malattia è leggermente più frequente nell’uomo che nella donna ed è rara nei bambini, in cui non costituisce più del 5% di tutte le leucemie. L’età media di comparsa della Leucemia Mieloide Cronica è attorno a 55 anni. Meno del 10% dei pazienti ha meno di vent’anni, mentre il 30% ne ha più di 60.
“Il tema principale di questa Giornata riguarda in particolare i risultati più recenti relativi alle cure legate alla Leucemia Mieloide Cronica e la possibilità di sospendere la cura e quindi di poter considerare questa malattia finalmente guaribile” spiega Franco Mandelli, presidente nazionale Ail.
Ematologia di precisione
Terapie mirate unite ad una diagnostica molecolare avanzata: così si riescono ad ottenere risultati significanti. Per la Leucemia Mieloide Cronica sono stati sviluppati farmaci mirati al bersaglio molecolare, gli inibitori della tirosin-chinasi, che hanno sviluppato una risposta in oltre il 90% dei pazienti trattati costringendo la malattia ad una remissione molecolare profonda.
Inoltre si sono ottenuti risultati entusiasmanti nel campo dell’interruzione della cura. Infatti pensare di poter interrompere la cura una volta arrivati in remissione era impensabile fino a pochi anni fa. Oggi, grazie a risultati del programma di sperimentazione della TFR (Treatment Free Remission) con nilotinib, la speranza è concreta.
“Questi dati sono di grande importanza perché dimostrano che, a un anno dalla sospensione della terapia con nilotinib, più del 50% dei pazienti rimane in remissione completa senza trattamento, dopo un periodo relativamente breve (in media 3,5 anni) di trattamento e un periodo di permanenza in remissione molecolare profonda mediana di un anno e mezzo soltanto – afferma Giuseppe Saglio, direttore del Dipartimento di Medicina Interna dell’Ospedale Universitario San Luigi di Orbassano (To) -. Questo risultato per noi è solo l’inizio: stiamo lavorando affinché possa diventare un traguardo per tutti i pazienti con Leucemia Mieloide Cronica.”
Per altre informazioni consultare il sito dell’Ail qui: Giornata Nazionale per la lotta contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma
Redazione Web Casa di Cura Villa Mafalda Roma