Tumore del colon-retto: prevenzione

Tumore del colon-retto, prevenzione - Casa di Cura Villa Mafalda di Roma - Villa Mafalda Blog


Si stima che a
5 anni da una diagnosi di tumore del colon-retto il tasso di sopravvivenza può passare dal 40% al 90% se questo viene diagnosticato ad uno stadio iniziale. Per questa ragione oggi vogliamo dedicare un articolo del Blog proprio alla prevenzione di questo tipo di neoplasie.

La prevenzione del tumore del colon-retto parte innanzitutto dal cambiamento delle nostre abitudini quotidiane. Questo vuol dire per prima cosa adottare uno stile di vita sano che includa:

  • Alimentazione equilibrata. È bene aumentare il consumo di frutta e verdura di stagione, ma anche di cereali integrali e legumi; può essere altrettanto utile introdurre nella nostra dieta giornaliera, ma senza abusarne, frutta secca come noci, nocciole, mandorle etc. Al tempo stesso bisognerebbe evitare di mangiare cibi troppo ricchi di grassi saturi e la carne rossa
  • Idratazione. Per mantenere la giusta idratazione è consigliabile bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno
  • Abuso di alcool. È importante limitare il consumo di alcolici. In particolare, gli uomini non dovrebbero berne più di due unità al giorno, mentre le donne e gli anziani soltanto una
  • Tabagismo. Erroneamente a quanto si pensa, il fumo incide moltissimo non solo sullo sviluppo del cancro ai polmoni, ma in qualsiasi altra parte del corpo, compresi colon e retto. Inoltre, sia il fumo attivo che quello passivo sono in grado di aumentare l’insulino-resistenza, responsabile a lungo andare del sovrappeso
  • Sovrappeso e obesità. Cercare di mantenere il peso nella norma
  • Attività fisica. Uno stile di vita sano non può ovviamente prescindere dal praticare un’attività aerobica moderata, da svolgere in maniera regolare. Questo aiuta anche a tenere sotto controllo sovrappeso e obesità

TUMORE DEL COLON-RETTO: diagnosi precoce

Come abbiamo detto molte volte, un altro fattore importante per la prevenzione del tumore del colon-retto è la diagnosi precoce. Difatti, individuare un’eventuale neoplasia nel periodo che intercorre tra l’insorgenza biologica della malattia e la manifestazione dei primi sintomi può certamente fare la differenza in termini di prospettiva di guarigione e di qualità di vita.

La colonscopia rappresenta una importante procedura di screening per quanto riguarda le neoplasie a carico del colon e del retto. Per questa ragione viene consigliato di sottoporsi all’esame già a partire dai 50 anni di età, e di ripeterlo ogni 5 anni.

Il discorso cambia se in famiglia esistono casi di tumore del colon-retto. Viene, difatti, raccomandato di sottoporsi ad una prima colonscopia già a 40 anni.

In particolare, questo esame diagnostico consente di poter:

  • Individuare in maniera tempestiva eventuali lesioni cancerose, persino ad uno stadio iniziale
  • Prelevare piccoli campioni di tessuto della mucosa interna del colon per poter eseguire biopsie
  • Rimuovere eventuali polipi intestinali. Nonostante la maggior parte dei polipi non siano formazioni tumorali, una piccola percentuale può trasformarsi in senso maligno e rappresentare, quindi, delle lesioni precancerose di colon e retto. Questa situazione è legata in particolare ad una malattia genetica, chiamata poliposi adenomatosa familiare, che comporta la formazione di numerosi polipi intestinali
  • Diagnosticare e monitorare malattie intestinali, come ad esempio le cosiddette malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa)
  • Diagnosticare e monitorare possibili patologie addominali

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Tel. 06.860941
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