La pitiriasi rosea è una problematica dermatologica che non necessita di alcun trattamento. Tuttavia, è importante rivolgersi ad uno specialista per poterla diagnosticare e distinguere da quella di origine micotica chiamata pitiriasi versicolor.
Quando compaiono delle macchie cutanee si è indotti a pensare che possa trattarsi di qualcosa di contagioso. Non è questo il caso! Difatti, la pitiriasi rosea di Gibert è una condizione del tutto benigna ed innocua che non ha niente a che vedere con le allergie e soprattutto non è affatto contagiosa.
Si tratta di una malattia dermatologica di natura idiopatica, in quanto non si conoscono bene le cause che la scatenano. In genere coinvolge persone dai 10 ai 35 anni e può comparire anche nelle donne durante il periodo di gestazione.
PITIRIASI ROSEA DI GIBERT: come si manifesta
Il primo segnale con cui si presenta la pitiriasi rosea è la cosiddetta “chiazza madre”, una macchia rotonda (o anche ovoidale), che appare sul tronco. Successivamente cominciano a comparire ulteriori chiazze più piccole in altre zone del corpo, come ad esempio:
- Petto
- Braccia
- Addome
- Schiena
- Gambe
Talvolta queste macchie possono svilupparsi anche su: viso, collo, palmi delle mani e piante dei piedi.
SINTOMI E CARATTERISTICHE
Queste lesioni eritematose associate alla pitiriasi rosea si presentano sotto forma di macchie che possono avere un colorito roseo (da qui il nome “rosea”!) oppure rosso pallido.
Non sempre ad esse è associato il prurito, e talvolta questo sintomo può essere legato ad un aspetto psicologico. Tuttavia, quando questa sensazione accompagna la presenza delle macchie, il disturbo può diventare piuttosto fastidioso. Ovviamente a ciò si aggiunge il disagio estetico e l’imbarazzo che le macchie possono provocare in chi ne soffre.
DIAGNOSI
Durante una normale visita dermatologica lo specialista è in grado di riconoscere il sintomo caratteristico della patologia. È sempre bene rivolgersi ad un dermatologo, in modo che possa stabilire e confermare la diagnosi.
Difatti, la pitiriasi rosea può essere confusa con la pitiriasi versicolor, un’infezione cutanea di origine micotica o batterica che necessita di un trattamento specifico.
TRATTAMENTO
In genere le macchie associate alla pitiriasi rosea tendono a scomparire spontaneamente nel giro di 3 o 4 settimane senza alcun tipo di terapia. In alcuni casi possono perdurare anche fino a 12 settimane.
Normalmente vengono consigliati dei prodotti emollienti ad uso topico per alleviare l’eventuale prurito. Solo qualora quest’ultimo dovesse diventare più intenso, si ricorre agli antistaminici.
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