Quando il chirurgo è un robot

Prima operazione all’occhio effettuata da un robot

Per la prima volta al mondo un robot ha operato all’occhio un essere umano. E’ accaduto all’Università di Oxford, Inghilterra, dove il robot è riuscito a rimuovere una membrana spessa un centesimo di millimetro.

Preceyes, così si chiama il macchinario, è stato creato dalla Eindhoven University of Technology, ed è guidato dal chirurgo tramite un joystick e uno schermo touch: questi strumenti permettono di muovere un minuscolo ago all’interno dell’occhio, monitorandone i movimenti con un microscopio.

Praceyes ha sette motori indipendenti e riesce a stabilizzare eventuali tremori della mano durante la procedura. Il rischio per questo tipo di interventi è quello di toccare la retina e generare emorragie, cosa che accade spesso. In questo caso il rischio è stato praticamente nullo grazie alla delicatezza dello strumento usato.

L’esperimento è solo alla fase uno: ne seguiranno altre 11 per testare tutte le applicazioni chirurgiche di questo robot. Una delle fasi successive sarà quella di verificare anche la capacità del robot di iniettare piccole quantità di liquido sotto la retina, utile ad esempio per alcune terapie a base di staminali.

In caso di successo cambierebbe la qualità delle operazioni chirurgiche delicate, come quelle agli occhi, che verranno fatte con sempre maggiore serenità e precisione.

Redazione Casa di Cura Villa Mafalda Blog

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