Cuore e salute: quali valori tenere sotto controllo

Cuore e salute, quali valori tenere sotto controllo - Casa di Cura Villa Mafalda di Roma - Villa Mafalda Blog

Cuore e salute è un binomio imprescindibile, dato che questo muscolo involontario rappresenta il motore del corpo umano. Nell’approfondimento di oggi vediamo quali valori è bene tenere sotto controllo.

In un articolo dedicato all’ipertensione abbiamo visto quanto sia importante che la pressione arteriosa rimanga nella norma. Questo ci consente di poter mantenere in salute il nostro cuore ed abbassare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. I valori pressori ottimali sono quelli minori di 120/80 mmHg, mentre sono considerati normali quelli che non superino 130/85 mmHg.

CUORE E SALUTE: fattori di rischio legati ad ipertensione

Diversi fattori possono concorrere all’innalzamento della pressione, che costringe il nostro cuore ad un carico di lavoro maggiore:

  • Familiarità. Se in famiglia sono presenti soggetti ipertesi, esiste un rischio maggiore di sviluppare l’ipertensione arteriosa
  • Età. Col passare degli anni i vasi arteriosi diventano meno elastici, facendo aumentare la pressione
  • Tabagismo. Il fumo fa alzare la pressione, che resta alta per almeno mezz’ora, e causa dei danni cronici ai vasi
  • Alcool. Le donne non dovrebbero bere più di un bicchiere al giorno, mentre gli uomini 2, in quanto l’alcool danneggia il cuore e contribuisce a far innalzare i valori pressori
  • Stress. Sia lo stress fisico che emotivo influiscono negativamente sulla pressione
  • Sovrappeso e obesità
  • Diabete
  • Sovrappeso e sedentarietà. È molto importante svolgere una moderata attività fisica tutti i giorni. Questo aiuta a mantenere il peso nella norma e a ridurre i valori della pressione
  • Alimentazione. L’abuso di sale nella dieta quotidiana è il principale fattore di rischio dell’ipertensione

CUORE E SALUTE: ecco i valori del sangue da tenere sotto controllo

Come vedremo in questo paragrafo, controllare periodicamente i valori di alcuni componenti ematici consente di avere un quadro più completo della salute del nostro cuore e del rischio cardiovascolare.

Glicemia

Come ben noto livelli alti di glicemia possono portare al diabete. Questo può compromettere seriamente lo stato e la funzionalità dei vasi sanguigni e del cuore. È bene che i suoi valori rimangano al di sotto di 100 mg/dl

Colesterolemia totale e LDL

Una quantità eccessiva di colesterolo nel sangue incrementa la probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari. Al fine di poter valutare la situazione è importante considerare il cosiddetto “indice di rischio cardiovascolare”. Questo è dato dal rapporto tra Colesterolo Totale e HDL (“colesterolo buono”). In particolare, nei soggetti sani tale rapporto è inferiore a 5 negli uomini, mentre inferiore a 4,5 nelle donne

HDL

Questo è il cosiddetto “colesterolo buono”. Si tratta di lipoproteine che trasportano il colesterolo in eccesso dai tessuti al fegato, dove viene poi eliminato. Per questa ragione valori bassi di HDL possono alzare il rischio di insorgenza di problemi cardiaci

Trigliceridi

I lipidi che assumiamo attraverso l’alimentazione sono costituiti in primis da trigliceridi. Questi rappresentano la forma più concentrata di energia, la quale viene immagazzinata nel tessuto adiposo in attesa di essere utilizzata. Più alti sono i valori dei trigliceridi nel sangue, maggiore è il rischio di incidenza di problemi cardiovascolari. È buona norma che questi non superino i 110 mg/dl

CUORE E SALUTE: Omocisteina e Proteina C Reattiva

Vi sono, inoltre, altri due valori, spesso sottovalutati dato che non danno alcun sintomo finché non insorge un problema:

Omocisteina
Valori alti di questo amminoacido possono essere strettamente correlati a patologie, quali: aterosclerosi, infarto del miocardio, ictus, ma anche trombosi arteriosa e venosa. La situazione si complica se a ciò si associano tabagismo e cattiva alimentazione. Inoltre, vi sono soggetti che geneticamente presentano valori elevati di Omocisteina. In questo caso tale condizione rappresenta da sola un fattore di rischio assai importante. È bene, comunque, mantenere i livelli inferiori a 13 μmol/l, non fumare ed avere un’alimentazione equilibrata

Proteina C Reattiva
Si tratta di una alfa-globulina sintetizzata dal fegato, la cui concentrazione ematica aumenta quando si è in presenza di un processo infiammatorio, infettivo, malattie reumatiche, tumori, Lupus Eritematoso Sistemico, morbo di Crohn, ma anche lesioni coronariche, infarto del miocardio ed in seguito ad interventi chirurgici. Per poter valutare il rischio cardiovascolare in soggetti apparentemente sani, il dosaggio di Proteina C Reattiva deve essere eseguito in associazione agli altri esami clinici.  Tale dosaggio risulta, comunque, molto importante per poter definire meglio la gravità e l’evoluzione di una eventuale patologia e valutare l’efficacia delle terapie

Presso la Casa di Cura “Villa Mafalda” è presente il Reparto di  alta diagnostica cuore-polmone, dove è possibile sottoporsi, oltre agli esami di routine, alla nuova TAC di ultimissima generazione per le patologie cardiovascolari.

Per ulteriori informazioni:

Casa di Cura “Villa Mafalda”
Via Monte delle Gioie, 5  –  00199 ROMA
Tel. 06.860941
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