È importante mantenere il cuore in salute, così come lo è conoscere quali esami diagnostici possono aiutarci a controllare che vada tutto bene e a quali valori fare attenzione.
In genere, gli uomini sono più a rischio di andare incontro a patologie cardiovascolari rispetto alle donne. Al contrario, per queste ultime la probabilità aumenta dopo la menopausa. Se da un alto è bene sapere che il rischio diventa maggiore con l’avanzare degli anni, dall’altro bisogna ricordare che le persone che hanno nella propria famiglia casi di malattie cardiovascolari in età giovanile (negli uomini al di sotto dei 55 anni, nelle donne 65) hanno una probabilità più alta di poterle sviluppare.
CUORE IN SALUTE: fattori di rischio
Oltre ai fattori appena citati (età, sesso e familiarità), ve ne sono altri che possono incidere sulla buona salute del nostro apparato cardiocircolatorio. Si tratta di situazioni e abitudini che possono concorrere all’innalzamento della pressione arteriosa, condizione che sottopone il nostro cuore ad un carico di lavoro certamente maggiore.
Vediamo in dettaglio:
- Alimentazione. L’abuso di sale nella dieta quotidiana è il principale fattore di rischio dell’ipertensione
- Fumo. Il tabagismo fa alzare la pressione, che resta alta per almeno mezz’ora, e causa dei danni cronici ai vasi
- Alcool. Le donne non dovrebbero bere più di un bicchiere al giorno, mentre gli uomini 2, in quanto l’alcool danneggia il cuore e contribuisce a far innalzare i valori pressori
- Diabete
- Sovrappeso e sedentarietà. È molto importante svolgere una moderata attività fisica tutti i giorni. Questo aiuta a mantenere il peso nella norma e a ridurre i valori della pressione
- Stress. Sia lo stress fisico che emotivo influiscono negativamente sulla pressione
CUORE IN SALUTE: valori ed esami importanti
Per poter monitorare al meglio lo stato di salute del nostro cuore ed effettuare una adeguata prevenzione cardiovascolare è fondamentale tenere sotto controllo alcuni valori e sottoporsi ad esami diagnostici.
In particolare:
Pressione arteriosa
I valori pressori ottimali sono quelli minori di 120/80 mmHg, mentre sono considerati normali quelli che non superino 130/85 mmHg
Glicemia
Come ben noto livelli alti di glicemia possono portare al diabete. Questo può compromettere seriamente lo stato e la funzionalità dei vasi sanguigni e del cuore. È bene che i suoi valori rimangano al di sotto di 100 mg/dl
Colesterolemia totale e LDL
Una quantità eccessiva di colesterolo nel sangue incrementa la probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari. Al fine di poter valutare la situazione è importante considerare il cosiddetto “indice di rischio cardiovascolare”. Questo è dato dal rapporto tra Colesterolo Totale e HDL (“colesterolo buono”). In particolare, nei soggetti sani tale rapporto è inferiore a 5 negli uomini, mentre inferiore a 4,5 nelle donne
HDL
Questo è il cosiddetto “colesterolo buono”. Si tratta di lipoproteine che trasportano il colesterolo in eccesso dai tessuti al fegato, dove viene poi eliminato. Per questa ragione valori bassi di HDL possono alzare il rischio di insorgenza di problemi cardiaci
Trigliceridi
I lipidi che assumiamo attraverso l’alimentazione sono costituiti in primis da trigliceridi. Questi rappresentano la forma più concentrata di energia, la quale viene immagazzinata nel tessuto adiposo in attesa di essere utilizzata. Più alti sono i valori dei trigliceridi nel sangue, maggiore è il rischio di incidenza di problemi cardiovascolari. Per un cuore in salute è buona norma che questi non superino i 110 mg/dl
Inoltre, vi sono altri due valori spesso sottovalutati, in quanto non danno alcun sintomo finché non insorge un problema:
Omocisteina
Valori alti di questo amminoacido possono essere strettamente correlati a patologie, quali: aterosclerosi, infarto del miocardio, ictus, ma anche trombosi arteriosa e venosa. La situazione si complica se a ciò si associano tabagismo e cattiva alimentazione. Inoltre, vi sono soggetti che geneticamente presentano valori elevati di Omocisteina. In questo caso tale condizione rappresenta da sola un fattore di rischio assai importante. È bene, comunque, mantenere i livelli inferiori a 13 μmol/l, non fumare ed avere un’alimentazione equilibrata
Proteina C Reattiva
Si tratta di una alfa-globulina sintetizzata dal fegato, la cui concentrazione ematica aumenta quando si è in presenza di un processo infiammatorio, infettivo, malattie reumatiche, tumori, Lupus Eritematoso Sistemico, morbo di Crohn, ma anche lesioni coronariche, infarto del miocardio ed in seguito ad interventi chirurgici. Per poter valutare il rischio cardiovascolare in soggetti apparentemente sani, il dosaggio di Proteina C Reattiva deve essere eseguito in associazione agli altri esami clinici. Tale dosaggio risulta, comunque, molto importante per poter definire meglio la gravità e l’evoluzione di una eventuale patologia e valutare l’efficacia delle terapie
Per avere, quindi, un cuore in salute è importante sottoporsi a controlli periodici che comprendano:
- Esami del sangue (Glicemia, Colesterolo HDL, LDL, Trigliceridi, Omocisteina e Proteina C Reattiva)
- Elettrocardiogramma, attraverso cui è possibile registrare e visualizzare graficamente l’attività elettrica del cuore, misurando la frequenza cardiaca, la sua regolarità ed individuando eventuali patologie a carico cardiovascolare
- Calcium Score Index. Attraverso la Tomografia Multistrato cardiaca (senza mezzo di contrasto) è possibile visualizzare se e quanto calcio è presente sulle pareti delle coronarie. Difatti, nelle arterie non sono normalmente presenti calcificazioni. Recenti studi hanno dimostrato come la ricerca del calcio coronarico sia un fattore di rischio significativo per valutare il rischio che una persona ha di poter avere un infarto in futuro. In particolare, questo esame ha un potere predittivo positivo del 20-35% ed uno negativo pari al 98-100%. Per questa ragione rappresenta ad oggi l’esame per eccellenza che permette di identificare le persone ad alto rischio, consentendo di poter intervenire, mediante terapie mirate e cambiamenti nello stile di vita
- TAC Cuore-Polmoni. Presso “Villa Mafalda” è presente il Reparto di alta diagnostica cuore-polmoni, dove è possibile sottoporsi, oltre agli esami di routine, alla nuova TAC di ultimissima generazione. Si tratta di un esame ultra veloce e a basso assorbimento di radiazioni, assai utile per la prevenzione e diagnosi precoce delle malattie cardio-vascolari
Per ulteriori informazioni:
Casa di Cura “Villa Mafalda”
Via Monte delle Gioie, 5 – 00199 ROMA
Tel. 06.860941
email: direzione@villamafalda.com
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