La gonartrosi è una patologia correlata all’invecchiamento articolare. Tuttavia, vi sono dei fattori che possono predisporre all’artrosi del ginocchio e che pertanto è sempre bene conoscere.
Quando il deterioramento progressivo della cartilagine interessa l’articolazione del ginocchio siamo in presenza di gonartrosi.
La cartilagine, che riveste la superficie ossea delle articolazioni, ha difatti una funzione protettiva, ossia ridurre l’attrito tra le ossa stesse durante il movimento. Quando questo tessuto connettivo comincia a deteriorarsi, perde elasticità, indurendosi ed assottigliandosi progressivamente fino a frammentarsi. Nel caso dell’articolazione del ginocchio, tendini e legamenti finiscono con infiammarsi; è proprio questa condizione a provocare il dolore tipico associato all’artrosi del ginocchio.
SINTOMATOLOGIA ASSOCIATA ALLA GONARTROSI
Quando l’artrosi interessa il ginocchio, può notevolmente limitare tutte quelle normali attività che facciamo quotidianamente: camminare, salire o scendere le scale etc. Tuttavia, in genere nella sua fase iniziale la patologia può risultare asintomatica. Possono anche esserci casi di quella che i medici chiamano “dissociazione clinico-radiologica”: la radiografia mostra lesioni di una certa entità, mentre il paziente non riferisce una sintomatologia altrettanto importante. Al contrario, può succedere che, nonostante le lesioni radiologiche siano lievi, il dolore provato sia intenso.
I sintomi, pertanto, inizialmente sono lievi e ad intermittenza e possono manifestarsi:
- Gonfiore al ginocchio
- Dolore
- Sensazione di scricchiolii
- Articolazione rigida, soprattutto al mattino al risveglio
- In concomitanza dei cambiamenti climatici (in particolare l’umidità) i sintomi possono aumentare di intensità
La sintomatologia tende, invece, a peggiorare quando ci troviamo ad uno stadio più avanzato di gonartrosi e può comprendere sintomi, quali:
- Limitazione funzionale
- Andatura zoppicante. Si tende a mantenere la gamba in adduzione in modo da appoggiarla il meno possibile. Questo genera delle contratture muscolari intorno all’articolazione che portano il paziente a camminare zoppicando
- Degenerazione cartilaginea
- Ossificazione delle cartilagini con una conseguente diminuzione degli spazi articolari
CAUSE E FATTORI DI RISCHIO: cosa possiamo fare per rallentare e/o prevenire la gonartrosi
Come abbiamo già detto, l’artrosi rappresenta una di quelle problematiche associate in genere all’invecchiamento articolare. Per questa ragione, nonostante colpisca le donne in menopausa a causa della scomparsa degli estrogeni, può manifestarsi a partire dai 50 anni di età. In taluni casi può persino presentarsi in maniera precoce, quando sono presenti fattori, oltre quelli che vedremo tra poco, quali:
- Una predisposizione genetica e familiarità
- Ginocchio varo e valgo. Si tratta di due conformazioni parafisiologiche dell’articolazione caratterizzate da un differente orientamento tra femore e tibia
- Alcune forme di artrite che rendono le articolazioni più esposte a danni cartilaginei
- Fratture e lesioni articolari (asportazione del menisco o lesioni dei legamenti)
- Malattie circolatorie che danneggiano le articolazioni
È possibile, quindi, prevenire e/o rallentare la degenerazione articolare del ginocchio?
Vediamo in dettaglio:
- Mantenere il peso nella norma. Difatti, sovrappeso e obesità mettono a dura prova le articolazioni
- Non essere sedentari ed effettuare esercizio fisico leggero ma ogni giorno. La sedentarietà è davvero molto deleteria per la buona salute delle nostre articolazioni
- Sport. In particolare, nuoto e bicicletta risultano utili per rinforzare tendini e legamenti, nonché i muscoli che si inseriscono nel ginocchio. Quindi sì ad una adeguata attività fisica, indispensabile per proteggere le articolazioni e aiutare a mantenere sia la giusta mobilità articolare che il peso nella norma
- Evitare tutte quelle attività lavorative che richiedono posizioni forzate e gli sport come il calcio che contribuiscono all’usura precoce delle cartilagini
- Terapia ormonale sostitutiva (assunzione transdermica di estradiolo e progesterone naturale), in caso l’artrosi sia sopraggiunta dopo la menopausa
- Acido ialuronico (su indicazione di uno Specialista) per via orale o intra-articolare. Le infiltrazioni intrarticolari di acido ialuronico devono essere effettuate dall’ortopedico, direttamente nel ginocchio. Queste lubrificano gli spazi articolari, mantenendo la viscosità del liquido sinoviale, ed evitano l’eccessivo attrito tra le superfici articolari degenerate, responsabile dell’infiammazione e del dolore che si riducono
- Infiltrazioni di tipo biologico, quali gel autologo di piastrine o concentrati di cellule staminali
- Fisioterapia: laser, ultrasuoni, magnetoterapia, tecarterapia, marconiterapia
- Supplementazione orale con prodotti che possono aiutare a preservare il trofismo del tessuto cartilagineo delle articolazioni
- Glucosamina, che migliora la funzionalità articolare e riduce il dolore grazie alle sue proprietà antinfiammatorie
Nei casi in cui l’articolazione del ginocchio sia compromessa in maniera irrimediabile e presenti, quindi, dolore ma anche un deficit di mobilità (in movimento così come a riposo!), è necessario procedere con un intervento di chirurgia artroprotesica.
A Villa Mafalda è attiva la Divisione di Chirurgia Ortopedica Robotica, che dispone del sistema Mako – Stryker. La piattaforma si avvale di un sistema computerizzato che elabora un modello 3D dell’articolazione di anca o ginocchio da operare sulla base delle immagini TC 3D acquisite prima dell’intervento. È così possibile pianificare, in modo assolutamente preciso la protesi per l’intervento di artroprotesi del ginocchio (sia parziale che totale) ma anche di anca.
Per maggiori informazioni:
Casa di Cura “Villa Mafalda”
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