L’estrazione dei denti del giudizio rappresenta una delle procedure di chirurgia odontoiatrica maggiormente eseguite. Ma è sempre giusto estrarre questi molari? Ne parliamo nell’approfondimento di oggi.
Nel corso dei millenni la nostra alimentazione è cambiata davvero molto. Se pensiamo che un tempo l’uomo primitivo aveva bisogno di denti e mascelle forti che potessero masticare la carne cruda, non è difficile capire che oggi l’utilità dei denti del giudizio (i cosiddetti ottavi o terzi molari) è diventata praticamente nulla.
Questi molari compaiono per ultimi nelle arcate dentarie, in genere tra i 17 e i 26 anni. Nel momento in cui hanno la possibilità di crescere nella loro posizione corretta, di norma non creano alcun problema. Purtroppo non sempre riescono a sorgere correttamente allineati. Questo dipende dal fatto che nel tempo la dimensione delle mascelle si è ridotta e con lei anche lo spazio necessario allo sviluppo dei denti del giudizio, che viene così ostacolato.
DENTI DEL GIUDIZIO: quali problemi possono creare?
Nel caso in cui i denti del giudizio incontrino difficoltà nell’eruzione, possono crescere storti e/o rimanere parzialmente inclusi nell’osso o nella gengiva. Tutto ciò non solo può minare la stabilità persino dei denti vicini, ma anche determinare diverse problematiche, come ad esempio:
- Rigonfiamento
- Dolore
- Processi di infiammazione con ascesso
- Problemi alle gengive, come la malattia parodontale
- Carie. Quando i molari rimangono intrappolati nella gengiva, spesso risulta difficile poter effettuare un’igiene accurata. Per questa ragione può accadere che si sviluppino delle carie non solo ai denti del giudizio, ma anche ai secondi molari
- Affollamento dentale. In genere può succedere soprattutto nella zona degli incisivi; si tratta di una condizione che potrebbe persino incidere negativamente sui risultati dei trattamenti ortodontici
- Fastidio durante la masticazione, poiché i terzi molari premono sui denti vicini
- Problemi all’articolazione della mandibola e conseguenti dolori facciali e nevralgie
- Dolore che si irradia all’orecchio, alla nuca e alle articolazioni del capo
- Alterazione dell’equilibrio del complesso mandibola-rachide cervicale e di conseguenza di tutta la colonna vertebrale
DENTI DEL GIUDIZIO: estrarre o non estrarre?
Non bisogna dimenticare che l’avulsione (ossia l’estrazione) dei denti del giudizio è comunque un intervento chirurgico. Nonostante, quindi, questi molari possano potenzialmente rappresentare una fonte di problemi, è importante rivolgersi ad uno Specialista. Difatti, ogni caso è diverso dall’altro e solo l’odontoiatra è in grado di valutare i pro e i contro di una possibile estrazione, dopo aver effettuato gli opportuni esami diagnostici come Ortopanoramica digitale e/o TC DentaScan.
Nel caso in cui i denti del giudizio non causino disturbi, né mettano a rischio la salute dei denti adiacenti, ovviamente non c’è ragione di procedere con l’intervento.
Presso la Divisione Odontoiatrica di “Villa Mafalda”, l’equipe guidata dal Dott. Massimo Paragallo, Specialista in Odontoiatria e protesi dentaria, è in grado di offrire terapie personalizzate per ciascun paziente, anche per soggetti odontofobici. In questi casi il nostro team di specialisti si avvale del metodo chiamato “Safe & Soft. Nessuna visita, una sola seduta, nessun ricovero”. Tale metodo, che può essere applicato anche a soggetti allergici, cardiopatici o disabili, prevede:
- Un colloquio informale, anziché la tradizionale visita
- Risoluzione del problema in un’unica seduta della durata di qualche ora, mediante l’induzione molto dolce del sonno nel paziente (sotto costante controllo anestesiologico)
- Ritorno a casa del paziente una volta terminata la seduta
Per ulteriori informazioni:
Casa di Cura “Villa Mafalda”
Via Monte delle Gioie, 5 – 00199 ROMA
Tel. 06.860941
email: direzione@villamafalda.com
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