Quando si soffre di eczema seborroico, si alternano periodi di remissione ed altri di riacutizzazione della malattia. Nell’approfondimento di oggi vediamo come è possibile gestire e trattare questa problematica.
L’eczema seborroico (conosciuto anche come dermatite seborroica) rappresenta un disturbo dermatologico piuttosto fastidioso e spesso imbarazzante, che si stima coinvolga circa il 7% della popolazione.
È molto importante sottolineare che, nonostante le sue manifestazioni cutanee possano essere simili a quelle correlate a infezioni fungine, nel caso di eczema seborroico non è una malattia contagiosa.
Difatti, non è un’infezione, bensì un’infiammazione cronica, caratterizzata dalla formazione sulla cute di squame untuose. Il disturbo interessa tutte quelle aree ricche di ghiandole sebacee come quella presternale, interscapolare, genitale e, in particolare, cuoio capelluto e viso (fronte, sopracciglia, intorno al naso, dietro le orecchie e sul padiglione auricolare).
L’eccesso di sebo in queste zone genera un’infiammazione, che porta alla formazione di squame che poi si distaccano. Nel momento in cui avviene sul cuoio capelluto, queste somigliano alla forfora.
ECZEMA SEBORROICO: sintomatologia
C’è da dire che lo stress è un fattore che contribuisce ad aggravare la sintomatologia del disturbo; questo perché è in grado di stimolare ancora di più l’attività delle ghiandole sebacee.
Questo tipo di dermatite ha carattere stagionale, in quanto tende a peggiorare in autunno/inverno e a migliorare in estate. Possiamo dire, pertanto, che l’alternanza a periodi di remissione e riacutizzazione della sintomatologia è in genere associata proprio al passaggio da una stagione all’altra. Vediamo più dettagliatamente quali sintomi possono manifestarsi:
- Irritazione e arrossamento cutaneo
- Desquamazione con formazione e distacco dalla cute di squame untuose
- Presenza di forfora sul cuoio capelluto
- Prurito e/o bruciore. Soprattutto il prurito stimola ancora di più la produzione di sebo, contribuendo a peggiorare la situazione
- Eritema e formazione di crosticine dovute alla necessità di doversi grattare frequentemente
- Pelle disidratata, ma anche dall’aspetto untuoso
ECZEMA SEBORROICO: alcuni utili accorgimenti
Le cause associate a questo tipo di dermatite non sono ancora del tutto chiare. Tuttavia, alcuni semplici ma utili accorgimenti che possiamo mettere in atto ogni giorno possono migliorarne la sintomatologia:
- Non fumare
- Evitare gli sbalzi termici
- Contrastare lo stress, passando delle ore all’aria aperta e possibilmente a contatto con la natura
- Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. È importante prediligere frutta e verdura (in particolare, per la pelle sono utili spinaci e cavolfiore), uova, carni bianche, pesci che contengano Omega 3 e frutta secca
- Evitare tutti quegli alimenti ricchi di grassi che possono favorire un aumento della secrezione sebacea come ad esempio fritti, formaggi stagionati, insaccati, dolci, ma anche i cibi eccessivamente speziati
- Idratare la pelle, non solo con creme lenitive, ma anche bevendo la giusta quantità di acqua da integrare con centrifugati e tisane
- Per l’igiene personale quotidiana è importante non utilizzare prodotti schiumogeni e/o aggressivi, né acqua troppo calda
- Nei periodi di acutizzazione della dermatite è consigliabile usare degli shampoo che contengano acido lattico e acido salicilico, mentre in quelli di remissione uno shampoo anti-forfora delicato
TRATTAMENTO
In caso di eczema seborroico, l’obiettivo del trattamento è ridurre l’infiammazione e allo stesso tempo la desquamazione. A tale scopo vengono utilizzati prodotti contenenti zinco o acido salicilico.
La ricerca dermatologica italiana ha messo a punto un composto polifunzionale di origine naturale, l’Alukina, costituito da tre diverse sostanze, quali:
- Allume di Rocca. Possiede proprietà astringenti, sebostatiche e antimicrobiche, e migliora il microcircolo
- Vitamina A. È in grado di favorire il processo immunitario della pelle, stimolando la produzione delle immunoglobuline (o gammaglobuline) e la capacità di riconoscere e neutralizzare gli agenti patogeni
- Acido 18-beta-glicirretico. Viene estratto dalla liquirizia e favorisce la cicatrizzazione delle lesioni, agendo al tempo stesso sul meccanismo che genera l’infiammazione, l’arrossamento e il prurito
È possibile ricorrere anche a delle terapie ambulatoriali come ad esempio la fototerapia Bioptron che prevede l’utilizzo di luce polarizzata dello spettro del visibile. Allo stesso modo esistono delle lampade specifiche che emettono luci monocromatiche che hanno un effetto benefico per le cellule: la fotostimolazione LED (o fotobiomodulazione) è un trattamento in grado di ridurre gli inestetismi cutanei dovuti sia a dermatite che acne, in quanto stimola l’attività cellulare.
Per ulteriori informazioni:
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