Con l’arrivo dell’estate si comincia ad andare al mare, dove può capitare di imbattersi nelle meduse. Come ci si deve comportare se veniamo punti? Sfatiamo alcuni rimedi fai-da-te, che possono aggravare l’irritazione anziché alleviarla.
Nel momento in cui le meduse si sentono in qualche modo attaccate, entra in azione il loro sistema di autodifesa. Le cellule che rivestono i loro tentacoli estroflettono dei filamenti urticanti che penetrano immediatamente nella nostra pelle. Il liquido urticante rilasciato è costituito da sostanze che hanno un effetto infiammatorio e neurotossico.
SINTOMI
La reazione infiammatoria provocata dalle meduse si manifesta con:
- Bruciore e dolore
- Rossore ed irritazione nella zona colpita
- Ponfi simili a quelli dell’orticaria
- PRURITO. Una volta passati i primi 20 minuti, il bruciore tende a passare, lasciando il posto al prurito
PUNTURE DI MEDUSE: come comportarsi
Quando si viene punti dalle meduse è bene non farsi prendere dal panico, soprattutto se ci troviamo in alto mare. È inutile utilizzare rimedi, quali: ammoniaca, alcool, aceto o persino urina. Queste sostanze non fanno altro che peggiorare l’infiammazione.
Nonostante le tossine urticanti siano termolabili, non serve neanche coprire la pelle con sabbia o acqua calda. Difatti, la temperatura in grado di rendere inattivo il veleno dovrebbe raggiungere almeno i 40° per avere l’effetto desiderato. Al contrario, è importante:
- Uscire dall’acqua
- Risciacquare la zona colpita con acqua di mare, che permette di diluire le tossine che non sono riuscite a penetrare nella pelle e di rimuovere eventuali residui di filamenti. L’acqua dolce può, invece, facilitare la scarica di veleno
- Non utilizzare creme antistaminiche né al cortisone. Affinché facciano effetto, bisogna aspettare almeno mezz’ora; a questo punto il loro utilizzo risulterebbe inutile, poiché la fase più dolorosa e fastidiosa starà già passando
- Non grattarsi. Per alleviare il prurito e bloccare la diffusione delle tossine urticanti, è consigliabile usare un gel astringente al cloruro di alluminio
- Non esporsi al sole. Per qualche settimana la pelle sarà più sensibile, quindi è opportuno evitare l’esposizione solare
- Shock anafilattico e problemi cardiaci. È necessario rivolgersi ad un Pronto Soccorso nel caso l’eruzione cutanea dovesse diventare più estesa o si manifestassero sintomi come: difficoltà respiratorie, stato confusionale, sudorazione e pallore, nausea e vomito. Lo stesso discorso vale se si soffre di problemi cardiaci
Per ulteriori informazioni, presso la Casa di Cura Privata “Villa Mafalda” di Roma è presente il Reparto di Dermatologia